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BAOS: SINDROME BRACHICEFALICA..IL MIO ANIMALE RUSSA, E’ NORMALE?

COSA E’ LA SINDROME BARCHICEFALICA (BAOS)?


La BAOS è una patologia di tipo ostruttivo che colpisce le vie aeree superiori, causata da una conformazione anatomica alterata in soggetti brachicefalici.

È una sindrome debilitante di tipo progressivo in cui la severità dei sintomi clinici tende a peggiorare in relazione all’età (in particolare dall’anno in avanti).


Gli animali brachicefali presentano le ossa del cranio sviluppate più in larghezza che in lunghezza e che si compattano frontalmente (il classico muso schiacciato); questa particolare conformazione anatomica non viene però seguita dai tessuti molli e dalle mucose interne che si trovano “schiacciate” in uno spazio minore rispetto a quello normalmente a loro dedicato.


Questo porta a una riduzione del lume nel quale deve passare l’aria, con conseguente aumento delle resistenze al flusso, che comporta uno sforzo compensatorio dei muscoli respiratori eccessivamente alto; un ulteriore ispessimento delle mucose è infine causato dal flusso turbolente del passaggio d’aria secondario alle alterazioni appena descritte.


QUALE RAZZE COLPISCE?


Premessa fondamentale è ricordare che possono essere colpiti sia cani che gatti


Le razze canine maggiormente colpite sono:

  • Bulldog Inglese

  • Bouledogue Francesce

  • Shih Tzu

  • Carlino

  • Cavalier King

  • Boxer

  • Mastino Napoletano

  • Cane Corso

  • Bullmastiff

  • Dogue de Bordeux


Le razze feline più colpite sono invece:

  • Persiano

  • Exotic

  • Himalayano

Non esistono cani o gatti brachicefali con vie respiratorie normali: vanno sempre considerati patologici!



DA COSA E’ COMPOSTA QUESTA “SINDROME”?


La BAOS è scatenata da una serie di alterazioni anatomiche che coinvolgono prevalentemente l’apparato respiratorio e digerente (ma non solo).


Apparato Respiratorio:

vengono divise in primarie e secondarie.

Tra le alterazioni primarie troviamo:


Stenosi delle narici (narici chiuse): è l’alterazione più evidente e visibile ad occhio nudo e viene normalmente classificata in stadi che vanno dal lieve al grave.

Turbinati aberranti: è dovuta dalla presenza di un’eccessiva quantità di mucosa interna del naso, che impedisce il passaggio d’aria.

Palato molle lungo: il palato si divide in una porzione “dura” (dove è presente la componente ossea di sostegno) e “molle” (la parte più aborale); questa porzione può risultare troppo lunga e, di fatto, ostruire parzialmente il passaggio dell’aria in trachea.

Ipoplasia tracheale: la trachea presenta un lume sensibilmente ridotto rispetto a una trachea normale.


Tra le alterazioni secondarie troviamo invece:

  • Eversione dei sacculi laringei

  • Iperplasia tonsillare

  • Collasso laringeo

  • Collasso tracheale

  • Stenosi bronchiale

  • Collasso bronchiale


Le alterazioni secondarie sono diretta conseguenza delle alterazioni primarie che non vengono adeguatamente trattate: queste alterazioni non fanno che aggravare il quadro generale, con un’ulteriore riduzione del passaggio d’aria.


Apparato Digerente

L’aumento dello sforzo inspiratorio ed espiratorio causa un aumento importante delle pressioni endoaddominali che provoca alterazioni sull’apparato digerente.


  • Le principali sono:

  • Esofagite da riflusso

  • Ernia iatale

  • Gastrite

  • Duodenite

  • Stenosi pilorica


Non è infatti infrequente vedere animali brachicefali che presentano vomito ricorrente e di difficile risoluzione tramite la sola terapia medica


QUALI SINTOMI POSSO RISCONTRARE NEL MIO ANIMALE?


Gli animali con questo tipo di problema presentano sintomi respiratori che possono diventare sempre più gravi e invalidanti, fino ad arrivare alla cianosi e al collasso.

Nella maggior parte dei casi la sintomatologia è presente da tempo e quindi peggiora con il caldo e con l’esercizio fisico. Il sovrappeso ne esacerba la gravità.

I sintomi respiratori riscontrati con maggio frequenza sono:

  • Tosse

  • Respiro rumoroso e spesso affannato

  • Russamento notturno

  • Apnee notturne

  • Reverse sneeze (starnuto inverso)

  • Crisi respiratorie

  • Posizione a “fame d’aria”: l’animale si posizione con le zampe anteriori allargate, solleva la testa e allunga il collo così da estendere le prime vie aeree e facilitare l’ingresso di aria.


I sintomi gastroenterici includono:

  • Vomito

  • Rigurgito

  • Nausea

  • Scialorrea

  • Aerofagia

  • Difficoltà ad alimentarsi


Aumentando con la gravità avremo la presentazione anche di sintomi sistemici quali:

Intolleranza all’esercizio fisico o alle emozioni/stress

  • Abbattimento

  • Edema polmonare

  • Sincope

  • Aumentata esposizione ai colpi di calore


Il nostro consiglio è quello di portare SEMPRE in visita dal proprio veterinario un animale brachicefalico per una valutazione il più possibile corretta e obbiettiva dello stato respiratorio del nostro animale.


La Clinica Veterinaria Cavaria è sempre a disposizione per chiarire ogni vostro dubbio sulla questione: non esitate a contattarci.

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