Avete mai visto animali entrare felici dal veterinario?
Noi sì per fortuna (ma non solo).
C'è però una percentuale di pazienti non proprio collaborativi in visita, che necessitano di qualche attenzione in più, di tempi più lunghi, e tanta pazienza.
Noi lo sappiamo che può essere frustrante anche per il Proprietario arrivare in visita sapendo che sarà una discreta fatica, ma non vi preoccupate e per prima cosa ricordate: non esistono colpe ma solo emozioni forti da gestire.
Più vi agitate, più il vostro amico a quattro zampe sentirà autorizzato ad allarmarsi: il legame emotivo con il proprietario è molto forte, e deve essere una leva a supporto del nostro paziente.
Altra cosa da tenere sempre a mente è che non esiste una regola che valga per tutti, ogni individuo è a sé.
La prevenzione, per noi, è fondamentale.
Da sempre cerchiamo di prenderci del tempo già dai primi mesi del cucciolo, per restare da noi, prendere una coccola e restare qualche minuto a chiacchierare con i proprietari.
In questo modo il momento distensivo e il non essere manipolati marcherà in modo positivo il luogo.
E se non si trattasse di cuccioli? Niente paura! Con pazienza e collaborazione da parte del proprietario possiamo intervenire anche su situazioni difficili e radicate nel tempo.
Ovviamente non è detto che l'obiettivo da porsi sia eliminare totalmente le emozioni negative, ma sicuramente migliorare il momento della visita.
Cerchiamo di dare tempo al nostro amico a quattro zampe, di non appesantire la situazione e di accettare che la prestazione, se non urgente, possa essere rimandata, nel rispetto di tutti i presenti.
Un' altra importante accortezza è quella di abituare in modo graduale il cane alla museruola, che non deve essere vista come uno strumento di tortura, ma come un normale oggetto di uso quotidiano: in questo modo il cane non la metterà in correlazione a una manipolazione fastidiosa.
Per il gatto invece potrebbe essere il trasportino a rivestire un ruolo fondamentale dal momento dell'uscita di casa al momento della visita in clinica: utilizziamo quindi anche questo strumento come luogo di riposo e dissociamolo dalla sensazione negativa di una visita.
Talvolta un aiuto farmacologico, da somministrare solo al bisogno e sotto supervisione, è necessario e di grande aiuto. Il farmaco giusto è quello che tranquillizza senza stordire e addormentare.
Un piccolo aiuto sarà quello che permetterà al nostro amico a quattro zampe di fare un’esperienza meno traumatica e di non serbarne il ricordo all’incontro successivo!
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