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Immagine del redattoreClinica Veterinaria Cavaria

GUIDA RAPIDA ALLA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE DEL CANE



COS’E’ LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE?


Eccoci a parlare di una vecchia conoscenza ben nota a tutti, o quasi, i possessori di cani, ma non per questo meno pericolosa!


La Filariosi Cardiopolmonare è una malattia causata da un verme nematode Dirofilaria immitis, che nel suo ciclo vitale incontra due ospiti:

  • la zanzara, che si infetta nel momento in cui effettua il pasto di sangue su un cane malato (detto microfilariemico) e nella quale si sviluppano i principali stadi larvali;

  • il cane (ma occasionalmente vengono colpiti anche cani selvatici, gatti, felidi e furetti), secondo e definitivo ospite nel quale vengono inoculate le forme larvali maturate nella zanzara.

Queste larve, dette L3, proseguono il processo di sviluppo nel cane (prima a livello di sottocute e poi nel circolo sanguigno) fino a divenire vermi adulti e localizzarsi a livello polmonare e cardiaco, primariamente nel sistema arterioso polmonare, dove crescono e si riproducono, producendo microfilarie rilasciate nel sangue (le stesse che poi permetteranno alle zanzare di infettarsi e di far ripartire il ciclo).

Occorrono circa 7-8 mesi perché la forma larvale divenga adulta e tale forma può sopravvivere fino a 7anni, mentre le forme larvali immature possono resistere nell’organismo fino a 2 anni in attesa del nuovo passaggio all’ospite intermedio.


Dato il coinvolgimento della zanzara nel ciclo vitale di questo parassita, si può intuire facilmente come tale malattia sia particolarmente diffusa nelle zone temperate calde e tropicali, Italia compresa, dove la “zanzara tigre” rappresenta il principale vettore.


QUALI SONO I SINTOMI? COME POSSO CAPIRE SE IL MIO CANE HA LA FILARIA?

L’insorgenza dei sintomi è legata alla presenza massiva dei vermi adulti a livello di arterie polmonari, dove i parassiti creano un ostacolo al flusso sanguigno e un danno meccanico alle pareti vascolari fino a provocare insufficienza cardiaca congestizia cronica del cuore destro. Anche la morte del parassita può essere molto pericolosa per lo sviluppo di fenomeni di tromboembolismo polmonare.


I cani affetti dalla malattia possono sviluppare quindi sintomi riferibili a patologia cardiaca:

  • affanno

  • debolezza

  • difficoltà respiratoria

  • tosse cronica

  • scarso rendimento atletico

  • maggiore affaticabilità

  • edema

  • ascite

Generalmente si tratta di condizioni patologiche a lento sviluppo, ma infestazioni massive possono portare anche a sintomi acuti e fatali per i nostri cani.


Per la diagnosi definitiva sono fondamentali radiografie toraciche e soprattutto l’ecocardiografia, associate all’identificazione delle microfilarie nel sangue (ci possono essere difficoltà nella ricerca delle microfilaria se sono presenti vermi di un solo sesso o un singolo verme).


Molto utili nel processo di screening sono i test immunologici che vanno a ricercare gli antigeni rilasciati in circolo dalle femmine mature di Dirofilaria Immitis associati alla visualizzazione diretta al microscopio del parassita in un campione di sangue periferico.


LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE E' CURABILE?

Per fortuna ! Dopo una attenta valutazione dello stato complessivo del cane e della sua funzionalità cardiaca e respiratoria si può intraprendere un trattamento adulticida (farmaco che va ad uccidere le forme larvali adulte); come è prevedibile, però, questa procedura non è esente da rischi e complicazioni dovute proprio alla morte del parassita (gravi reazioni immunitarie e infiammatorie con fenomeni di ostruzione dei vasi da parte dei vermi morti).


Il protocollo da intraprendere va valutato caso per caso proprio per ridurre al minimo i rischi.


Basta questo singolo farmaco? Purtroppo no! Oltre al prodotto specifico, è opportuno somministrare terapie di supporto sulla base del quadro polmonare e cardiaco riscontrato durante le indagini diagnostiche, oltre che farmaci volti all’eliminazione delle forme larvali giovanili e una copertura antibiotica per proteggere dal batterio simbionte della Dirofilaria, la Wolbachia.


La terapia è fortemente influenzata da 3 principali valutazioni cliniche:

  • l’attività fisica abituale del cane,

  • il coinvolgimento vascolare e polmonare presente,

  • il numero di parassiti adulti riscontrati


Fondamentale per ridurre i possibili effetti collaterali della terapia è infatti la riduzione al minimo dell’attività fisica del cane, limitando qualsiasi esercizio o situazione di eccitazione per tutta la durata della terapia.

E se l’infestazione delle larve adulte nel cuore è massiva? Nei casi più gravi la sola terapia medica non basta e può essere necessario procedere ad un intervento chirurgico per rimuovere i vermi localizzati a livello cardiaco.


ESISTE UNA PREVENZIONE PER LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE?

Poiché evitare l’azione delle zanzare nel periodo a rischio risulterebbe estremamente difficile, la principale arma a disposizione per proteggere i nostri cani è la prevenzione basata sull’utilizzo di prodotti volti ad eliminare le larve L3 inoculate dalle zanzare infette.

Ad oggi i principali metodi prevedono tre categorie di farmaci:

  • compresse/tavolette appetibili con somministrazione orale mensile,

  • formulazioni liquide spot-on da applicare sulla cute del dorso a cadenza mensile,

  • singole somministrazioni sottocutanee di un farmaco a inizio stagione, avente protezione valida 12 mesi.


Quando eseguire la profilassi?

Sicuramente nel periodo a rischio, iniziando 1 mese prima della comparsa delle prime zanzare fino al mese successivo la loro scomparsa (tipicamente in Italia da Aprile fino a Novembre incluso, anche se recenti valutazioni consigliano di proseguire con la profilassi tutto l’anno per ottenere la massima efficacia).

La filariosi cardiopolmonare è classicamente considerata una malattia tipica del Nord Italia, ma recenti studi hanno evidenziato la presenza di importanti focolai di malattia anche nel Sud mostrando come due patologie da vettore quali la filariosi cardiopolmonare e la leishmaniosi abbiamo ampliato di molto i loro areali!! E' quindi fondamentale mantenere una corretta profilassi anche in cani che durante il periodo a rischio si muovono al Sud Italia.


Perché proseguire fino al mese successivo la scomparsa delle zanzare?

Perché i farmaci somministrati a cadenza mensile risultano avere una azione retroattiva di un mese, ovvero sono attivi verso le larve inoculate nei 30 giorni antecedenti.


Mi dimentico la somministrazione di una compressa, cosa fare?

Riprendere la regolare somministrazione mensile del farmaco fino a termine stagione. L’anno successivo, prima di riprendere il ciclo di profilassi, eseguire il test antigenico di controllo. Il cane poi dovrebbe sempre essere ancora sottoposto al test 6 mesi più tardi.


Mi sono stancato di somministrare mensilmente la compressa e voglio cambiare prodotto, posso farlo?

Assolutamente si, eseguendo però prima dell’inizio della nuova profilassi, il test antigenico di controllo.


La filariosi cardiopolmonare è una malattia grave, ma le profilassi attuali ci permettono di dare ai nostri cani un ottimo grado di protezione.

I prodotti a disposizione sono:

  • sicuri,

  • facili da somministrare,

  • presenti in formulazioni che ben si adattano ad ogni esigenza.

Non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo ricordarci che tutti i cani, anche i “cani da divano”, possono essere punti da zanzare infette, dobbiamo essere precisi nelle somministrazioni e sottoporre i nostri cani almeno ogni 2 anni ad uno screening ad inizio stagione.


Abbiamo tutte le carte in regola per proteggere il nostro cane al meglio.


Non esitate a contattarci per impostare la corretta profilassi, per eseguire il test di screening e per chiarire ogni vostro dubbio in merito a questa grave parassitosi.

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